22.08.2019 – Nel 2017 in Svizzera sono stati registrati quasi 5,2 milioni di addetti, segnando un aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Benché il settore terziario sia quello che ha maggiormente contribuito al raggiungimento di tale risultato, anche nei settori primario e secondario si è assistito a un aumento dopo diversi anni di calo. Sono state principalmente le imprese più grandi ad aver maggiormente incrementato il proprio effettivo. Dal punto di vista geografico, invece, la regione del Lemano si è dimostrata la più dinamica. Questi sono gli ultimi risultati della statistica strutturale delle imprese (STATENT) dell’Ufficio federale di statistica (UST).
L’economia svizzera crea sempre più posti di lavoro. La statistica strutturale delle imprese (STATENT) mostra che il numero degli addetti è aumentato dell’1,2%, raggiungendo quasi 5,2 milioni di posti di lavoro nel 2017. Si è trattato di un aumento generalizzato, poiché sia il settore primario (+0,3%) che quello secondario (+0,4%) e quello terziario (+1,4%) hanno registrato evoluzioni positive rispetto all’anno precedente. Nello stesso arco di tempo anche il numero delle imprese è cresciuto, raggiungendo le 606 000 unità (+0,7%). Tale aumento è il risultato della crescita del settore terziario, in quanto sia il settore primario (–1,1%) che quello secondario (–0,1%) hanno registrato un calo in questo contesto.
Il settore sanitario continua a crescere
Le dimensioni relative del settore terziario hanno continuato ad aumentare: nel 2017 rappresentava infatti il 76% delle imprese e degli addetti dell’economia svizzera. I rami di attività che hanno maggiormente contribuito a questo aumento sono stati tre. Il più influente è stato il ramo «Attività dei servizi sanitari» che, come negli anni precedenti, non solo ha visto aumentare il suo numero di imprese (+1528), ma anche quello dei suoi addetti (+8995). Gli altri due rami sono stati invece «Attività di sedi centrali; consulenza gestionale» e «Altre attività di servizi», che insieme hanno generato un aumento di 1685 imprese e 6405 addetti. Al contrario, le attività di commercio (commercio all’ingrosso e al dettaglio) hanno registrato un decremento sia del numero delle imprese attive (–926 unità) che di quello dei lavoratori (–3625 addetti).
Occorre inoltre notare che ci sono state anche evoluzioni contrastanti tra i diversi rami dei servizi per via di trasferimenti di addetti da un ramo all’altro dovuti a cambiamenti organizzativi all’interno delle imprese. Questo è in particolare il caso del ramo «Prestazioni di servizi finanziari», che ha perso quasi 9500 addetti mentre, nello stesso periodo, il ramo «Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative» ne ha guadagnati più di 9800.
La regione del Lemano è la più dinamica
L’evoluzione del numero di addetti è stata positiva in tutte le Grandi Regioni, mentre il numero degli stabilimenti (684 000 in totale) è rimasto invariato o è leggermente diminuito, per esempio nella Svizzera orientale (+0,1%), in Ticino (–0,3%) e nella Svizzera nordoccidentale (–0,0%). La regione del Lemano è stata la più dinamica, con una crescita nettamente superiore alla media svizzera del numero di stabilimenti (+2,2%) e, seppur in minor parte, anche del numero di addetti (+1,8%).
Su scala cantonale, il boom degli addetti è stato logicamente registrato nei tre Cantoni dell’Arco Lemanico (Vaud, Vallese e Ginevra), ma le variazioni relative più consistenti sono da attribuire a Svitto (+2,3%), Zugo (+2,1%), e Giura (+2,1%). L’evoluzione degli addetti è invece debole quando non leggermente negativa nei Cantoni di Obvaldo (+0,4%), Glarona (+0,1%), Basilea Città (+0,1%) e Appenzello Interno (–0,2%).
Aumento nelle imprese con più di 50 addetti
Nel complesso, la struttura per classe dimensionale non ha subito variazioni di rilievo. Il panorama economico svizzero rimane infatti predominato da piccole strutture di meno di 50 addetti. Tuttavia, si è assistito a un leggero assestamento per questa categoria di imprese. La crescita del numero delle imprese e degli addetti è infatti inferiore a quella delle imprese di dimensioni maggiori (+ di 50 addetti). Rispetto al 2016, la maggiore progressione di addetti è stata registrata nella categoria delle grandi imprese (+ di 250 addetti) con più di 29 000 addetti supplementari (+1,6%), mentre l’evoluzione è rimasta molto moderata per le microimprese con meno di 10 addetti, che hanno contato solo 2800 persone in più rispetto all’anno precedente (+0,2%).