Sei attori chiave svizzeri, tra cui AITI, sono alla guida e animano il Booster Microtech con lo scopo di attrarre, promuovere e accelerare progetti di innovazione attraverso una piattaforma di ideazione, che vuole anche creare opportunità di networking tra partner interdisciplinari.
Come?
Ricercatori, start-up, PMI, grandi aziende, associazioni e istituti accademici possono:
- presentare le proprie idee sulla piattaforma Microtech Booster
- partecipare al finanziamento e allo sviluppo delle idee di altri.
A cadenza semestrale, tra le idee che avranno ricevuto un minimo di CHF 5’000 di finanziamento partecipativo, ne verranno selezionate alcune che potranno iniziare uno studio di fattibilità della durata di 6 mesi grazie a un finanziamento supplementare di CHF 20’000 al progetto, sostenuto da Innosuisse.
Di seguito sono brevemente descritte le idee presenti oggi sulla piattaforma. Alcune ambiscono a semplificare o migliorare i processi all’interno delle aziende manifatturiere, altre a sviluppare strumenti di programmazione per la robotica, altre nuovi concetti di orologi e altre ancora possono rappresentare un’opportunità di partnership per la realizzazione delle idee. Diventando membri attivi della piattaforma è possibile visionare in dettaglio i progetti, sostenerli o diventarne partner di sviluppo beneficiando del sostegno finanziario di Innosuisse. Il termine per la fase di crowdfunding, inizialmente previsto per il 30 giugno, è stato posticipato al 14 luglio per permettere anche alle ultime interessanti idee pervenute di essere valutate.
“Alphacam – cams calculator”, di Michaël Weber, MW Programmation SA
L’idea: sviluppare un modulo all’interno del software Alphacam che permetta il calcolo delle camme attraverso una soluzione moderna ed efficace.
I partner ideali: aziende di tornitura che utilizzano macchine a camme e professionisti con conoscenze di calcolo in questo ambito.
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“Micro-tech environmental impact”, di Gaylord de Lamarliere, 109°
L’idea: gettare le basi per la creazione di un database per il calcolo dell’impatto ambientale delle industrie attive nei settori della microtecnologia e dell’orologeria, analizzando dati reali e oggettivi.
I partner ideali: esperti e ricercatori nell’ambito dell’analisi di impatto ambientale e attori nell’industria microtecnica.
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“Robot programming by demonstration: draw your task!”, di Sarah Rochat, BFH
L’idea: sviluppare uno strumento che permetta di programmare un robot o una macchina interagendo direttamente con lo spazio di lavoro (programmazione tangibile). I movimenti possono essere programmati per dimostrazione (“programming by demonstration”), risparmiando tempo e semplificando il processo.
I partner ideali: aziende manifatturiere per la definizione dei casi d’utilizzo e dei requisiti di sistema e per la validazione della soluzione; fornitori di tecnologie (produttori di macchine e integratori) per la progettazione, l’integrazione e i test; sviluppatori di software per l’architettura e l’industrializzazione del software.
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“Selective printing of surfaces”, di Stefan Beyeler, Buser Oberflächentechnik AG
L’idea: sviluppo di un processo di funzionalizzazione di superfici tramite stampa selettiva.
I partner ideali: chi ha competenze di formulazione di rivestimenti superficiali, di meccatronica, di stampa 3D, di controllo qualità in questo ambito.
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“Ultraprecision for décolletage”, di Raoul Roth, RhySearch
L’idea: colmare il divario tra una macchina di tornitura e un tornio di alta precisione con l’obiettivo di sviluppare e realizzare un tornio ottimizzato ad alta affidabilità di processo.
I partner ideali: chi possa coprire i diversi aspetti tecnologici (dal fornitore di tecnologia al cliente finale).
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“Microled watch”, di Giorgio Stimamiglio, MicroLED watch
L’idea: realizzare un dispositivo per illuminare le lancette e gli indici negli orologi da polso analogici (sia esistenti che di nuova generazione) con un movimento elettronico che utilizza microLED in pellicola ultrasottile in sostituzione della tradizionale vernice a pigmenti fotoluminescenti.
I partner ideali: professionisti in grado di rispondere alle sfide tecniche e in possesso delle competenze tecnologiche necessarie che vanno dalla progettazione, alla stampa di microLED, alla trasmissione dell’energia ai driver, al design estetico delle componenti.
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“Micro plasma deposition”, di Joshua Lanter, HSLU
L’idea: sviluppare un processo che permetta di allungare la vita agli utensili, grazie a meno attrito e meno usura, applicando selettivamente metalli, rivestimenti duri o anche strati di ceramica alle superfici.
I partner ideali: laboratori di microsistemi e partner industriali che possano aiutare nel trattare temi come, per esempio, la deposizione, l’usura, la saldatura, la stampa 3D di metalli.
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